giovedì 4 novembre 2010

MOTO - Sequestro a causa del portatarga

Con l'entrata in vigore del nuovo codice della strada sono aumentati vistosamente i controlli sulle moto alla ricerca di modifiche non regolamentari creando non pochi problemi ai centauri rispettosi della legge.
Infatti non tutti sanno che anche il portatarga è diventato un elemento "a rischio"!
Secondo la legge in atto, le forze dell'ordine possono applicare sanzioni fino a 78 euro e addirittura sottoporre a fermo di tre mesi (con eventuale confisca in caso di recidiva!) un motociclo il cui portatarga non rispetta gli standard dettati dal nuovo codice...
Sebbene ultime dichiarazioni della Motorizzazione abbiano chiarito che è possibile adottare un portatarga anche non originale (spazio quindi ai modelli del mercato aftermarket) bisogna comunque tenere ben presenti alcune limitazioni da rispettare al momento della sostituzione. Fra le diverse caratteristiche dimensionali di base, per cui è meglio rimandare alla disamina della direttiva ministeriale, tra cui troviamo l'altezza della targa da terra e la visibiltà totale di lettere e numeri da diverse angolazioni, mi preme sottolineare la caratteristica forse più importante, ossia il tetto massimo di 30° per l’inclinazione sulla verticale!
A conti fatti, ciò che rende il portarga legale è il rispetto delle norme generali sull'istallazione di cui sopra e la presenza di tre elementi fondamentali: la luce targa, il catarifrangente e le frecce omolagate.
Discorso a parte è la reclinabilità, infatti se il portatarga è reclinabile e se c'è la possibilità di variarne l'inclinazione senza utilizzare attrezzi specifici si rischia multa, ritiro del libretto e revisione, anche se l’inclinazione è nei limiti di legge.

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